Come si fa un video? Ecco il mio metodo.


Tanti non conoscono l'enorme lavoro che si nasconde dietro la realizzazione di un video.
Anche se la sua durata è minima, ci sono degli step importanti da non sottovalutare.

1. Soggetto

Sappiamo quale sarà la nostra storia, come si svolgerà e come si concluderà.

Il soggetto è il racconto nudo e crudo della storia, coinciso, breve e quasi lapidario. Bisogna pensare per immagini e limitarsi a mostrare senza raccontare.

I particolari non servono, ci penseremo nella seconda fase, la sceneggiatura.

2. Sceneggiatura

Si stabilisce una scaletta di come gli eventi temporali del racconto devono svolgersi, indicando flashback e flashforward.

In questa fase occorre essere molto dettagliati, descrivere tutto ciò che riguarda la scena. Dalle azioni, all'ambiente, alla luce.

È il racconto in prosa della nostra storia e deve rappresentare lo stato d'animo che avrà il video.

3. Storyboard

Quanto di più vicino a un fumetto, lo storyboard è fondamentale per visualizzare le scene.

Centinaia di disegni, nei casi di lungometraggi, che rappresentano le scene esattamente come verranno girate. Qui sono indicati anche movimenti degli attori, della macchina da presa, gli obiettivi da usare, la luce e l'atmosfera.

È un passaggio che non salto mai perchè aiuta sia me a visualizzare il video finale, sia il cliente.

A volte lo storyboard diventa una raccolta di tavole illustrate che vale la pena di incorniciare. Così è stato per il book trailer che ho fatto recentemente per Davide Uria insieme alla mia collega  Mariangela Martina. Puoi vederlo in questo post.

Ecco degli esempi di storyboard di film.

Storyboard di "Inception" - Christopher Nolan 2010

Storyboard di "Psycho" - Alfred Hitchcock 1960

4. Animatic

È lo storyboard che prende vita. Solitamente usato per le animazioni, guidati da una traccia sonora temporanea, lo storyboard viene messo in sequenza e animato.

In questa maniera si scandiscono i tempi reali che avrà il video.

Lo sapevi che nei cartoni animati si lavora prima con il doppiaggio e poi con l'animazione?

Ecco un esempio di animatic. "Dare" dei Gorillaz.



E questo è il video finito.



5. Produzione

Dopo le fasi di pre-produzione, si passa alla produzione che coinvolge tante professionalità tra cui:

regista
direttore di produzione
direttore della fotografia
macchinista
capotrasporti
fonico
scenografo
costumista e truccatore

Si fa lo spoglio della sceneggiatura e si procede con la scelta di locations, casting e scenografia.

6. Post produzione

È il momento di mettere insieme le riprese fatte e moficare i colori per ottenere ciò che desideriamo. Qui sono coinvolti:

montatore
musicista per colonna sonora
rumorista
eventuali effetti speciali
eventuale doppiaggio
sincronizzazione effetti sonori
correzione colore



QUAL È IL MIO METODO?

Amo l'approccio della produzione cinematografica al video, amo lavorare in gruppo e ho costruito un mio metodo di lavoro.
Per vari motivi non sempre è possibile avere una troupe quindi mi occupo da sola delle fasi descritte, sacrificandone qualcuna.

Per esempio sceneggiatura e storyboard cerco di snellirli in modo però da non far perdere il filo della narrazione. La pre-produzione è la fase più importante perchè è pianificazione ed ottimizzazione dei tempi. Vale la pena prendersi il tempo necessario per poi procedere senza intoppi.

Faccio animatic solo se è strettamente indispensabile, è un'operazione che ha bisogno del tempo necessario perchè si tratta di sincronizzare audio e animazioni. La faccio solo se devo occuparmi di video interamente animati.

Cerco location già pronte o comunque quasi perfette, dove serve un minimo adattamento, per esempio qualche mobile da spostare o una luce in più da aggiungere.

Avendo iniziato il mio precorso con la fotografia, la parte che più mi diverte fare è la direzione della fotografia. Capire l'obiettivo adatto, costruire la composizione delle inquadrature, impostare le luci, lavorare in post produzione sui colori per raggiungere il risultato desiderato.

Il montaggio è una fase che mi piace molto. Anch'essa ha bisogno, come tutte le fasi, del suo tempo. Infatti ho l'abitudine, una volta finito il montaggio, di spegnere il computer per un paio di giorni per poi ritornarci con occhi nuovi. In questo modo capisco se c'è qualche cosa che non funziona. Faccio così anche quando passo alla fase successiva: la correzione colore.

Una volta ottenuto il colore desiderato, aggiungo gli effetti sonori, i "rumori" che servono a rendere il video meno freddo e più vicino alla realtà.

Per finire c'è l'esportazione. Ebbene sì, forse non tutti sanno che anche questa è una fase! Infatti il video ha bisogno di essere esportato per essere visto. Significa che tutte le correzioni colore che ho fatto, tutti gli effetti applicati alle clip originali e agli audio, vanno renderizzati. Il tempo che il computer impiega a fare i suoi calcoli dipende dalla potenza delle componenti hardware.
Mediamente il mio ha bisogno di un'oretta buona per esportare un video da un minuto.

Ecco come ho adattato su di me il metodo e l'approccio cinematografico di fare video. Se hai bisogno di chiedermi qualcosa sul mio metodo e se hai qualsiasi altra domanda, puoi scrivermi.

Se sei pronto a raccontarti e se il tuo volto è strettamente legato al tuo brand, o vorresti che lo fosse, posso aiutarti a connetterti profondamente con il tuo pubblico e promuovere il tuo brand raccontando la tua storia, unica, in video. Leggi qui se vuoi saperne di più.

Alla prossima! :)


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